mercoledì 4 gennaio 2012

OLD YEAR'S DAY

Aderisco all'iniziativa promossa dai "colleghi" bloggers, che hanno deciso di dedicare uno spazio alla fine del mondo, anche se non so bene che fare, ma, come sempre, iniziamo da una parte, poi si vedrà...
Quindi partirei dal titolo, anzi, dal sottotitolo "come lo conosciamo". Già. Perché di mondi ce ne potrebbero essere anche più di uno e comunque ognuno ha un suo mondo, ognuno E' un mondo diverso dagli altri, quindi il mondo che conosciamo è quello individuale e personale e così possiamo proporre delle alternative.
Per quanto mi riguarda non mi sento così preoccupata per questa fine annunciata da qualche umano vissuto diversi secoli fa, un po' per scetticismo, un po' per fatalismo, perché da quando si acquista coscienza di sé, si acquista anche coscienza che prima o poi questa vita finirà ed allora che cosa c'è di nuovo? Conoscere una data di fine ci cambia qualcosa?
A me non tanto.
Forse cambierebbe pensare che non si finirà di pagare il mutuo?
Tanto non ci sarà nemmeno più la casa.
E poi il mutuo manco ce l'ho.
Però forse mi converrebbe farlo, visto che poi non pagherò.
Ma non è che è per questa previsione maja che le banche non fanno più mutui?

Vabbè dai vediamo un po' che cosa si potrebbe fare DAVVERO se questo mondo non finisse.
Riallacciandomi al discorso banche ed a quello che in tanti scrivono direi che forse uno dei problemi maggiori è che tutto giri troppo intorno ai soldi ed al consumismo, perciò si può partire da qui.
Come si fa?
Facile, basta contare fino a 10 per non comprare qualcosa, non so, mi viene come esempio l'ultimo modello di IPhone, basterebbe chiedersi:
1) Ne ho DAVVERO bisogno?
2) Che ha che non va il telefono che già ho?
3) Davvero è indispensabile che abbia a disposizione tutta quella tecnologia se mando 2 sms alla settimana?
4) Con questo prodotto sarei più figo o mi sentirei più figo?
5) Se lo compro poi riesco a pagare le bollette e a dare da mangiare a me ed ai miei figli?
6) ne ho davvero BISOGNO?

Comprare qualcosa di cui non si ha necessità significa poi aumentare il carico di rifiuti, ed aumentarlo con prodotti ancora funzionanti! Non c'è più l'assistenza. Se qualcosa non funziona che si fa? Ma se ne compra uno nuovo! E' una dinamica perversa e ne stiamo pagando care le conseguenze.
Il mercato si base sulla legge della domanda e dell'offerta: se non c'è più domanda, non c'è nemmeno la seconda, quindi pensiamo bene a ciò che compriamo, magari sono solo bisogni NON NECESSARI.
Se cominciamo a dare attenzione alle cose che veramente contano, poi il mercato si adegua.
IL MERCATO SIAMO NOI e possiamo dimostrarlo, ma prima dobbiamo imparare a non essere schiavi degli oggetti e a non farci abbindolare dalle false promesse, basta aprire gli occhi e dare il giusto valore alle cose.

8 commenti:

  1. Il tuo sagace ragionamento potrebbe essere esteso alle tessere di partito

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  2. Ho provato a "riassumere" la tua idea in questo modo: "Riduzione dei consumi al minimo necessario: comprare solo ciò di cui si ha DAVVERO bisogno". Così confezionata l'ho messa nella pagina ECONOMIA come prima proposta, con un link che rinvia a questo post. Che ne dici?

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  3. Infatti avevo pensato di metterla lì, ma credo che lo possa fare solo tu, cmq avevo messo l'etichetta.

    Più che al minimo necessario volevo porre l'attenzione sui reali bisogni di ognuno. Magari qualcuno ha davvero bisogno dell'ultimo modello di cellulare, ma la maggior parte no ;)

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  4. io sono idealista, ormai lo sapete...
    i consumi li riduco per religione, perchè io invece il mercato lo odio proprio. e più è grande e più lo odio. il fatto di conviverci... beh convivo pure con chi parcheggia sui marciapiedi, ciò non toglie che se potessi li scioglierei nell'acido, però da un certo punto di vista credo che sia necessario anche vivere con chi parcheggia sul marciapiede, per capire le motivazioni per cui sia sbagliato farlo. quindi riduciamo, liberalizziamo, eliminiamo i benefit, facciamo le scelte giuste di mercato... io ci sono. male che vada, come dici tu... non ci sarà più la casa.
    e fanculo l'iphone chiaramente.

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  5. Quindi, se scriviamo qualcosa, lo postiamo direttamente in Homepage e poi si valuta in che finestra metterlo come "Punto x per un mondo migliore, in vista della distruzione totale" ?

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  6. @ME: ho corretto
    @La Carta: Sì, alla fine mi sembra meglio. Ovviamente mettendo le etichette è tutto più facile. Le pagine potrebbero diventare una sorta di "indice", oltre che luoghi dove approfondire la discussione.
    Il tutto per ora è totalmente liquido, come il Partito Democratico o la cacca dei neonati.
    Ah, ho sbirciato il tuo post... potevo? :)

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  7. se tutti dovessero "consumare" solo l'indispensabile avremmo davvero la fine del mondo per come lo conosciamo.

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  8. Un ripristino di "legalità" non può prescindere dal rispetto delle regole siano esse quelle più semplici di buona educazione quotidiana che il rispetto del codice.
    Questo lo si ottiene in parte con la corcizione ma soprattutto attraveso una riforma della scuola che insegni a non sciupare nulla (appena ho tempo lascio un commento nella sezione cultura della mia idea di riforma della scuola).
    La decrescita dovrebbe, come ogni cosa, essere scelta e non imposta. Inoltre una reale decrescita è indispensabile che veda la partecipazione di tutti e non solo dei soliti ben intenzionati.
    Io, appena possibile, farò le mie proposte "concrete".

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