mercoledì 4 gennaio 2012

Nothingness

James Churchward passò la vita a cercare il continente sommerso di Mu, terra d'origine di tutte le culture del mondo secondo un testo Maya tradotto da un monaco fiammingo.
Purtroppo per lui, il processo di decifrazione era completamente sbagliato, portando il colonnello dell'esercito britannico a credere di avere fra le mani la culla della civiltà, quando in realtà era un testo di astronomia.

Grazie Wikipedia.
No, non ho spiccioli, mi dispiace.

Mu, quello che cercavo io almeno, è un termine usato nel Buddhismo Zen per indicare il niente, o meglio, se usato in una risposta ha il significato di "Sì e no, né sì né no".
Sì, sì, ci arrivo al punto.

Credo di averlo già scritto da qualche parte, ma chi se ne frega.
Io sono nato nel 1994, anno in cui la politica italiana ha smesso di essere quello che era.
Sono stati diciassette anni di oligarchia molto ristretta.
Praticamente dittatura: gli organi di stampa influenzati, brogli elettorali, aggiungici un pizzico di xenofobia di tipo capro espiatorio qua e là, ed ecco, cotto e mangiato.
Se chiedi a qualcuno della mia generazione, o di una qualsiasi successiva, "Cos'è la democrazia?", al massimo ne cavi un "Il governo del popolo".
Se chiedi "Come funziona?", scatta il panico.
E mi sento in dovere di spezzare una lancia per me ed i miei coetanei: non si tratta solo d'ignoranza o menefreghismo, non del tutto almeno.
Il fatto è che noi questa cosa che voi chiamate "Repubblica Democratica" noi non l'abbiamo mai vissuta.
Spiegate a parole ad un ragazzino della Namibia cos'è la neve, otterrete lo stesso risultato.

Prima della distruzione totale, spero che si arrivi a riscoprire quel continente sommerso, oppure a rendersi conto che non è mai esistito, e poter finalmente rispondere alla domanda "Questa è una Repubblica Democratica?" con qualcosa di diverso di "Mu".
Dopotutto, può nevicare anche nel deserto.

6 commenti:

  1. Cavoli, ma non hai mai votato!!! per ciò non sai cosa sia la democrazia. Quando ci sono le elezioni vai nella cabina elettorale, fai una X oppure un cazzone bagnato, esci dalla cabina elettorale e il gioco è fatto. La democrazia, come l'hanno insegnata a noi nato negli anni 70 è questa, e se voti DC ancora meglio.

    PS: io dopo il 94 ho smesso di votare.... strano vero?

    RispondiElimina
  2. Propongo di inserire un'ulteriore pagina in cui far confluire tutte le ipotesi più accreditate, le conclusioni personali, i propri dubbi, paure, speranze etc. su questa tanto preannunciata fine del mondo.
    In tale pagina potrebbe, prima di tutto, essere raccolto il materiale informativo sull'argomento opportunamente selezionato tra la miriade di notizie in rete.
    Per comprendere il fenomeno "fine del mondo" andrebbe inoltre, a parer mio, fatta una buona opera di divulgazione di nozioni di economia con parole semplificate al massimo affinchè siano comprensibili da tutti.
    Spiegherò poi perchè le nozioni di "economia" (che naturalmente si trovano abbondantemente in rete -> si tratterebbe solo di riconfezionarle in maniera ordinata per i più)) siano propedeutiche alla comprensione delle teorie (tipo Maja e similari) sulla fine del mondo.
    A breve dirò come la penso sull'argomento.
    Ciao

    RispondiElimina
  3. La "Repubblica" "democratica" non è mai esistita!
    E'sempre stata solo una finzione per zittire il popolo e consentire il ladrocinio ai politici.
    Questo lo si è ottenuto rincoglionendo il popolo con la tv e distruggendo la scuola pubblica privandola del suo scopo principale che è quello di insegnare "appunto" l'educazione civica, affettiva e sociale uscendo dal meccanismo premiante del voto, della gara, della competizione a tutti i costi.
    In una sola parola "disinformando" ed uniformando il pensiero delle masse.
    Parafrasando è come se il popolo credesse ancora a babbo natale e noi si stesse a discuterre se deve avere la barba corta o lunga, bianca o rossa o se le renne della slitta è meglio che siano 4 e non 6 per risparmiare.
    Ciao.

    RispondiElimina
  4. cazzo nel '94 ero militare.
    bando alla nostalgia: democrazia è un termine molto vicino alla bestemmia, non certo per l'ideale, nobile come ogni altro, ma per la volgarità con cui è stata usata dal dopoguerra. spiegare cosa sia esattamente, significherebbe scoprire come attuarla, cosa che non è mai realmente successa. il fatto è che così come l'anarchia, il socialismo, la tanto amata meritocrazia, e tutto l'idealismo di qualsiasi 'sponda', si scontrano con l'unica vera legge della natura: quella del più forte.
    la 'luce' buddista o meno, la raggiungeremo quando riusciremo a piegarla. ma non può riuscirci il più debole, da solo. è il più forte che lo deve fare, spogliandosi di ciò che è materiale, ma anche di ciò che il materialismo ha infettato.

    grazie.
    leggerti nei tuoi 17/18 anni mi rincuora come poche altre cose. e c'è già tutto dentro: lo definirei un sistema embedded. metabolizzare quei concetti alla tua età, pur avendone solo assaggiato i contorni, significa avere una base di partenza superiore a quella che aveva la mia generazione. anche questo è buddismo: nel bene o nel male tutto migliorerà. puoi nuotare contro corrente, se credi... ma il fiume non cambia direzione.

    RispondiElimina
  5. Caro La CArta, a differenza tua non nutro una considerazione migliore della democrazia italiana antecedente al 1994 rispetto a quella che hai conosciuto tu. Era diversa la "forma", gli interpreti (e taluni esistono ancora ma sotto mentite spoglie) però la finalità era sempre quella del magna magna. Ho trovato delle parole di Giovanni Papini "in tutti i regimi troviamo con nomi e principi diversi, una minoranza più forte che dirige e sfrutta la maggioranza. Si tratti di autocrazia, di monarchia, di repubblica liberale o democratica, di socialismo di stato o comunismo proletario, vediamo sempre una casta dominante servita da burocrati e difesa da soldati che afferma di governare il popolo in nome d'Iddio,o della legge o della COstituzione o della Legittimità o della Giustizia Sociale e via dicendo".

    RispondiElimina
  6. Impressionante. Non mi ero mai messa fino a questo punto nei panni di un diciotto-ventenne (ho il triplo dei tuoi anni), e capisco sempre più che avere quell'età oggi come oggi è una delle imprese più difficili del mondo. Complimenti.

    RispondiElimina

Drink!