martedì 13 marzo 2012

Sistema di autodifesa

La mente umana non è così complicata come uno si immagina o vorrebbe.
È un gioco delle tre carte.
Ecco la donna, ecco il jack, ecco il re.
Carta vince carta perde, signori!
Le carte sono solo tre, trentatré virgola tre periodico di possibilità di vittoria.
Vedo tante linee sulla tua mano, la linea della vita è un po' increspata, magari rimedi con della crema idratante.
I tarocchi mostrano La Morte e L'Appeso che, di per sé non sono niente male: un cambiamento e la capacità di superare gli ostacoli.
Poi ci associ L'Amante e la parcella, che non è un tarocco, e ti ritrovi cornuto ed in mezzo ad una strada.
Questa è l'Era dei Pesci, peccato non avere le branchie.
La mente è qui, la mente è lì, forse è solo una proiezione astrale.
Sicché tira fuori la tua copia in vera pelle umana del Necronomicon e dimmi perché non dovrei riuscire a leggerti come tu fai con quel libro.
Forse un po' meglio, che Abdul Alhazred aveva una pessima calligrafia.
Poi tutto finisce, in un guizzo.
21.12.2012,  non è nemmeno un palindromo e la somma dei numeri da solo un innocuo undici come risultato, si potevano impegnare un po' di più questi Maya.
In verità, potremo dire che la fine del mondo riguardava lo 0,00000000000196053% della superficie della stessa, ovvero 10 metri quadrati.
Tic-Tac, il tempo passa, tu ti avvicina, Tic-Tac, inspiro.
Tic-Tac, Tic-Tac, Tic-Tac, devi attraversare la strada e figurati se qualcuno si ferma.
Quasi sapendo di essere nella zona X, corrono ancora di più.
Tic-Tac, ce la fai, passi, agiti la mano e sorridi.
Tic...
Tac...
Ti-
T.
E tutto il resto lo so.
La mente umana è semplice.
Smontarla è una cosa troppo facile da fare, quasi ti istiga.
E cerca pure le ragioni, i misteri, affannati su.
Questa volta non c'è nessun complotto, alieno o profeta.
Hai persino dimenticato la tua copia di Centuries et Phropeties autografata, ancora ti chiedi se avrai il gusto di morire in piedi?
Beh, l'ultimo atto su questa Terra solitamente è accasciarsi e liberare gli intestini violentemente, mi dispiace.
La prossima volta reincarnati in un qualcosa di più nobile, che so, un baco da seta.
Questa volta ti tocca un'esistenza semplicistica, lasciatelo dire.
Ebbene è così.
La grande verità, che non scrivo in maiuscolo perché mi sono stufato del tasto Alt, mi ha fatto venire un crampo al mignolo.
Che poi, di una verità non si tratta, ma di un semplice gioco di carte, o una giostra, se come a me anche a voi piace citare Hicks.
E ti ci sei perso a lungo a cercare la donna, il jack, il re, ah?
Amore, Ego e Successo.
Ecco di cosa sei fatto, di cosa sei incompleto.
Se tu fossi in un piano cartesiano, non avresti problemi.
Ma vivi un mondo quadridimensionale.
Così ti accorgi che ogni tanto sai dove sono la donna e il jack, ma del re neanche l'ombra.
Poi perdi tutti e tre e senti d'aver perso.
Ritrovi il re e senti di esser pronto a cercare la donna, quando improvvisamente scorgi il jack e ti distrai.
Il re lo perdi ( ti sfugge per un pelo, vero?), ma afferri la donna e sei felice, perché finché sei incompleto la partita non è finita, la ruota gira.
Ed ecco, ora raggiungi la destinataria del saluto di prima.
Dannazione, non avresti dovuto farlo.
Guarda bene le carte, dimmi cosa vedi.
Già, ora sai tutte e tre le posizioni!
Dai su puoi ancora farcela, è già successo, sai come comportarti.
Dimentica.
Tradiscila o fingi di aver dimenticato qualcosa sull'altro lato della strada e attraversa senza guardare o manda al diavolo il tuo capo.
Scegli tu: Donna, Jack o Re, da quale distogli lo sguardo?
Come?
Nessuno dei tre?
Cosa diavolo stai dicendo?
Vuoi mandare affanculo il sistema, idiota?
Non funziona così, sai?
Sono pur sempre l'istinto, io ho il controllo!
Mi senti, figlio di puttana?
Io ho il controllo! Io ho il controllo, io ho il controllo, io ho il controllo, io ho il controllo..

Mentre la voce si affievolisce, guardo l'ora.
Sono le sei di sera, dieci minuti e tre secondi.
Quindi ho ancora tre ore, due minuti e diciannove secondi da vivere.
Li spenderò bene, non preoccupatevi.
Non è un suicidio, non fraintendetemi, mi cadrà un motore d'aereo sulla casa.
Sì, come in Donnie Darko, senza conigli però.
Ora conosco dove sono le tre carte, ora che so dove sempre saranno.
Lei vivrà, se vi chiedete questo, ma no, non dipende da me.
Casualità, tutto qua.
Accendo la mia terzultima sigaretta, mentre le parlo di altro e penso che per uno fissato con la simbologia, le 21:12:21 del 21\12\2012 sono un buon momento in cui morire.

4 commenti:

  1. "Questa è l'Era dei Pesci, peccato non avere le branchie."
    la prossima è dell'acquario e per allora avremo anche quelle.

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    1. Oddio, diventare Aquamen non era nei miei piani, ma vabbè, poteva andare peggio.
      Potevo diventare Robin...

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  2. "Non è un suicidio, non fraintendetemi, mi cadrà un motore d'aereo sulla casa.
    Sì, come in Donnie Darko, senza conigli però" :)

    Avrei scelto le 21:12:12... ma se il motore cade a quell'ora, cade a quell'ora!

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    1. All'inizio erano le 21:12:12, ma mi pareva ridondante :-)

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